Il Mastino Tibetano, noto anche come Do-Khyi in lingua tibetana, è una razza canina che porta con sé un’aura di mistero e fascino, avvolto com’è nell’aura sacra del Tibet e della millenaria cultura nomade che ha contribuito a forgiarne le peculiari caratteristiche. Conosciuto per la sua imponenza, le sue capacità di guardiano impavido e la fedeltà verso il proprio padrone, questo mastino non è solamente un cane, ma un vero e proprio simbolo vivente delle alture innevate e delle antiche carovane che solcavano i sentieri dei monti Himalaya.

Storia e origini

Le origini del Mastino Tibetano sono avvolte nel mistero, sebbene si sappia che questa razza è una delle più antiche al mondo. I cani che oggi riconosciamo come Mastini Tibetani erano, nei secoli passati, fedeli compagni dei monaci buddisti nei monasteri, così come guardiani implacabili delle greggi dei pastori nomadi e delle carovane lungo la Via della Seta. Secondo alcune teorie, il Mastino Tibetano avrebbe contribuito al patrimonio genetico di molte altre razze di mastini e cani da montagna, diffondendosi attraverso gli scambi culturali e commerciali tra Asia e Europa. Ciò che è certo è che queste creature magnifiche erano, e sono tuttora, simbolo di status sociale nei territori dell’Himalaya.

La loro fama di impenetrabili difensori li ha resi oggetto di culto, quasi fossero delle divinità a protezione dei villaggi isolati.

Caratteristiche fisiche

Il Mastino Tibetano è un cane dal portamento nobile e possente, con una stazza che impone rispetto: i maschi possono raggiungere i 66 cm al garrese e pesare ben oltre i 60 kg, mentre le femmine tendenzialmente sono leggermente più piccole. La loro fisionomia manifesta una forza imparagonabile: il corpo è solido e muscoloso, con un petto largo e profondo, spalle ben sviluppate e arti possenti. Il capo è uno degli aspetti distintivi della razza, con una testa massiccia e un muso largo che sfuma in una robusta maschera. I loro occhi, di solito di una tonalità bruna, sono profondi e riflettono un’innata saggezza.

Le orecchie pendenti, di media grandezza, contribuiscono all’espressione dignitosa e un po’ distaccata che caratterizza questi cani. Il manto del Mastino Tibetano è uno dei suoi tratti più distintivi: lungo, denso e ruvido, è progettato per offrire un’ottima protezione contro le condizioni climatiche estreme dell’altopiano tibetano. I colori del pelo possono variare notevolmente, includendo il nero, il marrone, il rosso e sfumature oro e blu-grigio, spesso con macchie bianche e varie combinazioni di questi colori.

Pastore tibetano sulla neve

Carattere

Nonostante il suo aspetto possa sembrare intimidatorio, il Mastino Tibetano possiede un temperamento che equilibra una naturale inclinazione alla difesa con un comportamento generalmente pacato e misurato. È un animale dotato di notevole intelligenza e indipendenza, caratteristiche che, insieme al suo istinto di guardiano fedele, richiedono un padrone esperto in grado di impegnarsi con ferma costanza nella sua educazione e socializzazione. La lealtà del Mastino Tibetano nei confronti del proprio nucleo familiare è proverbiale; è infatti un cane che proteggerà senza esitazione chi ritiene parte del suo “branco”. Tale attaccamento però richiede di stabilire fin da cucciolo chiarezza di ruoli e confini nel rapporto con gli umani, al fine di gestire al meglio la sua tendenza a dominare vista la sua grande stazza e forza.

Convivenza

La convivenza con un Mastino Tibetano può essere molto gratificante, ma al contempo impegnativa, per cui non è consigliata a neofiti o a chi non è in grado di dedicargli spazi adeguati e tempo sufficiente per la sua gestione. La sua taglia e il suo fabbisogno di movimento richiedono accesso a spazi ampi dove poter esercitarsi, possibilmente recintati, per permettergli di esternare la sua vitalità senza pericoli. Nonostante la sua natura originaria da cane da lavoro, il Mastino Tibetano si adatta anche alla vita in famiglia, mostrando un lato affettuoso e protettivo soprattutto nei confronti dei bambini, con cui instaurerà un rapporto di complicità e protezione, sempre che siano state fatte una corretta presentazione e socializzazione iniziali. Essendo una razza indipendente e a volte testarda, è assolutamente necessario un’educazione ferma ma rispettosa, meglio se impostata sin da cucciolo, per evitare che possano svilupparsi comportamenti indesiderati come l’eccessiva territorialità o aggressività.

In conclusione, il Mastino Tibetano è un cane figlio dei venti gelidi dell’Himalaya, un guardiano indomito che richiede un padrone consapevole delle responsabilità che comporta la sua gestione. Chi sceglie di condividere la propria vita con un esemplare di questa nobile razza si troverà al fianco un compagno forte e leale, capace di infondere sicurezza e meraviglia per la sua maestosa bellezza e per il legame profondo che sa instaurare con l’essere umano.