Il mondo del cinofilo è ricco di razze le cui storie e peculiarità affondano le radici in culture millenarie e in tradizioni che ancora oggi sorprendono e affascinano gli appassionati. Tra le varie razze che popolano questo universo, l’Akita Inu detiene un posto d’onore, rappresentando non solo un simbolo del Paese del Sol Levante ma anche un esemplare canino di notevole bellezza e dignità. Nascosto dietro la sua espressione fiera e il suo portamento regale, l’Akita Inu nasconde una storia ricca e articolata, nonché un carattere forte e leale. In quest’articolo, ci addentriamo nel mondo dell’Akita Inu, esplorando ogni angolo di questa razza affascinante, compagna fedele di molti appassionati.
Storia e origini
L’Akita Inu è una razza canina che vanta un’origine prestigiosa e antica, legata alle tradizioni giapponesi. La sua storia ha inizio nella prefettura di Akita, nella regione di Tohoku, da cui la razza prende il nome. Gli antenati dell’Akita moderno erano cani da caccia di grossa taglia utilizzati per la caccia all’orso, al cinghiale e anche in battute di caccia al cervo. Questi cani, noti per la loro forza e coraggio, furono selezionati fin dai tempi antichi non solo per le loro abilità venatorie, ma anche per la loro stazza imponente.
Durante il periodo Edo (1603-1868), l’interesse per queste razze canide crebbe anche all’interno delle classi nobiliari giapponesi che iniziarono a utilizzarli come cani da combattimento. Fortunatamente, alla fine del XIX secolo, qeusto brutale passatempo venne proibito e gli Akita Inu poterono tornare a vivere come cani da compagnia e simboli di prestigio. Tuttavia, fu nel XX secolo che l’Akita Inu attraversò il momento più critico della sua storia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa della carenza di risorse, molti cani furono sacrificati per utilizzare la loro pelliccia nella produzione di vestiario militare; inoltre, le razze native furono incrociate con quelle europee al fine di creare cani da guerra, mettendo a rischio la purezza della razza Akita Inu.
Fu grazie agli sforzi di appassionati e allevatori che, al termine del conflitto, si riuscì a preservare e ripristinare la razza attraverso selezionati programmi di allevamento. Il riconoscimento ufficiale dell’Akita Inu come monumento naturale del Giappone avvenne nel 1931, un ulteriore passo che ha contribuito a conservare l’integrità e la bellezza di questa razza. Oggi, l’Akita Inu è celebrato in Giappone sia come animale domestico che come simbolo culturale, noto a tutti per la storia di Hachiko, il fedele Akita che aspettò il ritorno del proprio padrone per anni alla stazione ferroviaria di Shibuya, diventando leggenda e esempio di lealtà assoluta.
Caratteristiche fisiche
Dal punto di vista fisico, l’Akita Inu è un cane che non passa inosservato. Di grande taglia, presenta un corpo robusto e muscoloso, segno del suo passato di cane da lavoro. I maschi possono raggiungere un’altezza al garrese che varia tra i 64 e i 70 centimetri e possono pesare fino a 40 kg; le femmine sono leggermente più piccole e meno massicce. Il suo aspetto è caratterizzato da una testa larga e massiccia, con un muso largo ma in proporzione con il cranio.
Gli occhi sono piccoli, scuri e a forma di triangolo, conferendo all’Akita un’aria di nobiltà e distanza. Le orecchie, anch’esse di forma triangolare, sono piccole in proporzione al resto del corpo e sono portate erette e inclinate in avanti. Il pelo dell’Akita Inu è doppiato, con un sottopelo denso e morbido ed un pelo di copertura dritto e ruvido. I colori ammessi sono svariate sfumature che vanno dal rosso fulvo al bianco, passando per il tigrato e il sesamo (pelliccia rossa con punte del pelo nere).
Il caratteristico segno della maschera sul volto o i tipici “occhiali” intorno agli occhi possono essere presenti. Infine, degna di menzione è la coda, portata alta e avvolta sulla schiena o più raramente diritta, che contribuisce ad accentuare il suo aspetto fiero ed elegante.
Carattere
L’Akita Inu è un cane dal carattere complesso e sfaccettato. Conosciuto per la sua fedeltà leggendaria e la sua compostezza, è un animale indipendente che ha bisogno di un proprietario capace di comprendere e gestire la sua personalità. Non è un cane che si avvicina spontaneamente agli estranei; tende piuttosto a essere riservato e può mostrarsi guardingio se sente che il suo territorio o la sua famiglia sono minacciati. Nonostante la loro indipendenza, gli Akita sono estremamente fedeli ai loro padroni e possono stabilire un legame molto profondo con gli stessi, mostrando una grande lealtà, tanto da diventare protettivi e amorevoli.
Non sono cani adatti per i proprietari per la prima volta, richiedono infatti un’educazione ferma ma rispettosa e una socializzazione precoce, soprattutto nei confronti di altri animali e persone. Con il giusto approccio, l’Akita può risultare un ottimo compagno di vita, capace di adattarsi anche alla vita in famiglia, sebbene mantenga sempre un certo grado di riservatezza e dignità nella sua interazione con gli estranei.
Convivenza
Ogni razza canina presenta delle esigenze specifiche in termini di cure e convivenza, e l’Akita Inu non fa eccezione. Vivere con un Akita può essere una sfida gratificante, ma richiede impegno e dedizione. Ecco alcuni aspetti da considerare se si desidera accogliere un Akita nella propria vita. Prima di tutto, l’Akita Inu è un cane che richiede una significativa quantità di esercizio fisico.
Nonostante la sua imponenza, è un cane attivo che gode di lunghe passeggiate e di momenti in cui può correre liberamente in spazi sicuri. L’ambiente ideale per un Akita è una casa con giardino dove possa muoversi liberamente; tuttavia, può adattarsi anche alla vita in appartamento a patto che gli vengano garantite uscite regolari e la giusta dose di attività fisica quotidiana. La gestione del pelo è un altro fattore importante: l’Akita Inu va spazzolato con frequenza, specialmente durante i periodi di muta, per mantenere il pelo pulito e per controllare la caduta dei peli in casa. La pulizia e l’igiene generale del cane sono particolarmente importanti, anche se di norma l’Akita tende a mantenersi piuttosto pulito e non richiede bagni frequenti.
L’Akita è noto per essere un cane piuttosto testardo e indipendente che necessita quindi di un adeguato addestramento fin da cucciolo. È fondamentale stabilire fin dall’inizio chi comanda, con coerenza e senza ricorrere a metodi di addestramento rudi o punitivi, ma con pazienza e comprensione. Un proprietario esperto di cani e conoscitore del comportamento canino avrà maggiori chance di far emergere il meglio dal suo Akita, godendo della compagnia di un cane equilibrato e affettuoso. In conclusione, l’Akita Inu non è un cane per tutti, ma coloro che hanno la fortuna di capirne il carattere e le necessità, saranno ricompensati con un compagno leale ed elegante, un vero e proprio gioiello della tradizione giapponese che non smette mai di stupire per la sua dignità e bellezza.